Monitoraggio delle coste

 

Con il propagarsi dei fenomeni erosivi su litorali densamente popolati, sede di infrastrutture o di attività turistiche, nonché a seguito della realizzazione di interventi di difesa costiera e di ripascimento artificiale delle spiagge, si è fatta sempre più pressante la necessità di conoscere lo stato dei litorali e la loro tendenza evolutiva.
Il monitoraggio dei litorali è quindi divenuta un’attività integrante e funzionale alla pianificazione e gestione della fascia costiera, anche se spesso viene attuato con procedure non codificate e con tempistiche non sempre idonee a descrivere i processi in atto e a trarre informazioni che possano supportare le scelte decisionali.Sebbene ogni singolo tratto costiero ed ogni processo che ne modella la forma richieda specifiche procedure di rilievo e di analisi dei dati, è necessario definire dei requisiti minimi di accuratezza delle misure e di tempistica delle operazioni, in modo da poter disporre di un livello di conoscenze omogenee, tale da consentire il confronto fra i dati e l’esportazione dei risultati delle varie esperienze gestionali e costruttive.

opere difesa
Obbiettivi del monitoraggio

- Studio dell’evoluzione costiera a medio/lungo termine per l’impostazione di piani di sviluppo e di gestione;

- Analisi del bilancio sedimentario del litorale per lo studio dei rapporti fra input fluviale e dispersione cross- e long-shore dei materiali;

- Studio dell’evoluzione costiera a breve termine per la valutazione dell’impatto delle opere marittime;

- Studio dell’evoluzione costiera a breve termine per la valutazione dell’efficacia degli interventi di difesa;

- Determinazione dell’estensione e della qualità dell’arenile ai fini dell’ottimizzazione degli usi e della determinazione dei canoni demaniali;

- Compartecipazione dei dati con gli stakeholders per la certificazione degli obiettivi raggiunti nei processi di ICZM.

Impostazione programma monitoraggio

Il monitoraggio dell’evoluzione di un litorale, pur finalizzato alla determinazione del suo stato futuro in condizioni naturali o a seguito di interventi di riequilibrio, non può prescindere dalla conoscenza della storia del litorale stesso, se non altro per verificare se gli interventi attuati abbiano o meno modificato le tendenze passate.

Mentre per il monitoraggio di lungo periodo non è ovviamente definito un limite temporale, ma solo la frequenza dei rilievi, per un monitoraggio di medio termine volto ad impostare strategie di difesa, lo studio dell’effetto delle opere o della durata di ripascimenti artificiali i tempi sono relativamente ridotti.

  • 3 – 5 anni per valutare l’impatto di opere di difesa,
  • 5 – 10 anni per
  • 30 anni per valutare trend secolari ai fini della pianificazione costiera.

I rilievi vengono generalmente svolti secondo le seguenti attività:

  • Determinazione punti noti per l’utilizzo della strumentazione GPS e livellazione
  • Rilievo della linea di riva
  • Rilievo topografico della parte emersa
  • Rilievo batimetrico
linee di riva
Risultati ed analisi

-Analisi carta batimetrica

-Evoluzione linea di riva

-Analisi variazioni morfologiche

-Studio sedimentologico
- Monitoraggio ambientale da drone

spostamento riva
Andamento linea di riva per settori di spiaggia
variazioni batimetriche
variazioni volumetriche fra due rilievi
Riferimenti e documentazione
Coastal erosion monitoring.
E. Pranzini, L. Rossi
Tecniche monitoraggio spiagge.
E. Pranzini, L. Rossi et al.